L?Italia e gli scambi con l?Area Med

di Chiara Basciano

16 Novembre 2012 12:00

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Confortanti i dati del Rapporto Annuale 2012 su ?Le relazioni economiche tra l?Italia e il Mediterraneo?.

L’Italia si conferma il primo partner commerciale dell’Area Med – con un valore degli scambi pari a 57,7 miliardi di euro nel 2011- e supera la Germania (56,6 miliardi di euro) e la Francia (46,8 miliardi) quanto a valore degli scambi commerciali nel 2011, confermando la propria leadership anche nelle proiezioni al 2014, che vedono crescere gli scambi commerciali italiani fino a 74 miliardi di euro (+28% sul 2011). Un dato che si ridimensiona però escludendo i prodotti energetici e petroliferi, con il nostro Paese che slitta al terzo posto (con 36,9 miliardi di euro), con un significativo gap con la Germania (prima in graduatoria con 50,4 miliardi per interscambio manifatturiero).

Questi i primi dati estrapolati dal Rapporto Annuale 2012 su “Le relazioni economiche tra l’Italia e il Mediterraneo”, che sarà presentato durante il convegno organizzato per il prossimo 20 novembre presso la Sala delle Assemblee del Banco di Napoli da SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Un rapporto che si articola in tre parti: “L’economia, il commercio e le imprese”, che propone un quadro dell’economia dei paesi del Mediterraneo e dei rapporti commerciali dell’Italia con tali paesi e presenta un focus sulla Turchia con una stima del business realizzato dalle imprese italiane con questo Paese, “La finanza e gli investimenti dei Fondi Sovrani mediterranei”, con fotografia dello stato attuale e prospettive per il futuro nell’area e “I trasporti marittimi e le energie rinnovabili”, aspetti importanti delle relazioni economiche dell’Italia con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, oggi e in prospettiva.

Nel Rapporto si evidenzia come i numeri della crescita dell’interscambio italiano nei primi sei mesi del 2012 (+8,1% tendenziale), e le previsioni di crescita del Pil dei paesi dell’area (+8,6% medio nel 2012), confermino il superamento della fase di impasse economica dell’area. Interessanti anche i dati relativi alla Turchia, con le stime di SRM che indicano un fatturato complessivo di oltre 16 miliardi di euro, per un impatto occupazionale pari a circa 125mila addetti.

I lavori del convegno saranno aperti da Maurizio Barracco, Presidente del Banco di Napoli, Paolo Scudieri, Presidente di SRM, e da Giuseppe Castagna, Direttore Generale del Banco di Napoli. Il Rapporto sarà illustrato dal Direttore Generale di SRM, Massimo Deandreis, e a seguire due focus curati da: Stefano Monferrà, Ordinario di Economia degli intermediari finanziari dell’Università Parthenope di Napoli, ed Ennio Forte, Ordinario di Economia dei Trasporti dell’Università Federico II di Napoli.