Import e export in discesa a settembre, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat. Segno negativo più evidente per quel che riguarda le importazioni, che rispetto al mese precedente accusano una flessione del 4,2%, mentre per quel che riguarda le esportazioni il segno meno è pari al 2%. Dati che se tradotti su base annua portano l’import a un calo del 10,6%, con l’export che si attesta a quota meno 4,2%, il dato peggiore dalla fine del 2009.
Rispetto al mese di settembre 2011, la flessione delle vendite risulta accentuata per Cina (-18,8%), paesi Mercosur (-13,7), Romania (-13,6%), Spagna (-12,8%) e Germania (-10,3%), mentre aumentano i flussi verso Stati Uniti (+19,4%) e paesi ASEAN (+22,9%). Rilevante l’espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+23,4%) e di prodotti agricoli (+5,4%), mentre il segno meno si diffonde a praticamente tutti gli altri settori.
Sul fronte degli acquisti, una forte flessione si rileva per quelli da Giappone (-35,0%), India (-30,9%) e paesi EDA (-26,0%), mentre sono in forte crescita gli acquisti dai paesi OPEC (+18,0%) e Russia (+16,7%). Forte segnale negativo per quel che riguarda gli acquisti di autoveicoli, in netta flessione con un -44,9%.
Segno positivo infine per il saldo commerciale, salito a 408 milioni di euro. Il dato, si legge nel rapporto, è “sintesi di un disavanzo con i paesi dell’area extra Ue (-594 milioni) e di un surplus negli scambi con i paesi Ue (+1,0 miliardo)”.