Se da un lato il Governo avrà tempo fino al 2020 per sviluppare la propria Agenda Digitale, con una serie di interventi finalizzati a migliorare le condizioni economiche del Paese passando attraverso lo sviluppo del digitale sotto varie forme, dall’altro le imprese sentono l’urgenza di avere un ruolo attivo nel cambiamento, proponendo una propria Agenda Digitale, da sviluppare in tempi brevi.
Per cercare di fare il punto della situazione e fissare degli obiettivi per l’anno prossimo si è tenuto a Milano, presso l’Aula Rogers del Politecnico di Milano del Campus Leonardo, il convegno dal titolo Quale Agenda Digitale per le imprese italiane?.
“In questo quadro le imprese non possono limitarsi ad assistere attendendo che finalmente si realizzino condizioni più favorevoli alla crescita e allo sviluppo economico e sociale del Paese – ha affermato Andrea Rangone, Responsabile Scientifico della Management Academy for ICT Executives del Politecnico di Milano – L’Agenda Digitale di un Paese resta lettera morta se le imprese, motore del progresso e dell’economia, non la declinano in propri obiettivi e priorità di trasformazione”.
Per dare concretezza al convegno sono stati presentati i risultati della ricerca Management Academy for ICT Executives 2012, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Cefriel e con il patrocinio di Assi, Assinform, Aused, CIO Aica Forum, ClubTI e Confindustria Digitale. “Dalla nostra analisi, le prospettive del mercato nel 2013 non sembrano essere migliori del biennio precedente, ma questo non può frenare la spinta innovativa sempre più richiesta ai CIO dal business – ha concluso Mariano Corso, Responsabile Scientifico della Management Academy for ICT Executives del Politecnico di Milano – Le Direzioni ICT dovranno quindi focalizzare i propri sforzi dandosi un’agenda rigorosa di priorità e investendo sulla valorizzazione delle risorse interne, per questo sarà fondamentale agire sulla riorganizzazione e la formazione delle persone”.
Si profila uno scenario in cui gli investimenti si rivolgeranno principalmente verso Sistemi Gestionali e ERP, Business Intelligence e Analytics, Device Mobili e Mobile Apps, in modo da assistere ad una rinascita digitale, necessaria per il miglioramento del Paese e lo sviluppo del sitema impresa.