Nonostante non si possa affermare che il concetto del commercio sostenibile sia ormai cosa comune per tutti, è certo che la direzione presa dal mercato ortofrutticolo è questa. Lo dimostra la 13° edizione del Monitor Ortofrutta 2012, che in particolare ha sviluppato oggi a Milano il tema “La sostenibilità nuovo paradigma per il sistema ortofrutticolo. Aspetti ambientali, economici e sociali” a cura di Roberto Della Casa – docente dell’Università di Bologna – per Mercati di “Mark up”, il mensile edito dal Gruppo 24 ORE.
Emerge uno scenario interessante per cui l’attenzione solitamente rivolta al prezzo della merce cede il passo all’interesse nei confronti di un prodotto “con una connotazione di origine o di canale di vendita diretto, in particolare nel comparto ortofrutticolo rispetto all’alimentare in generale”. Se da un lato il 42 % del campione non sa rispondere al significato di prodotto sostenibile (quasi la metà della popolazione non sa spiegare il significato proprio della parola), dall’altro emerge in maniera decisa lo sviluppo della vendita diretta.
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La fiducia, la valutazione di un prodotto più buono e più sano sono gli elementi che spingono gli utenti a cercare coltivatori diretti da cui rifornirsi, laddove il giudizio medio degli italiani riguardo alle grandi distribuzioni diventa sempre più scettico.
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L’importanza di avere regole fisse e di agire in sintonia con altri paesi è stata messa in evidenza dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, intervenuto alla presentazione tramite una videointervista. Ha inoltre evidenziato l’importanza del made in Italy, che passa attraverso la valorizzazione dei prodotti nostrani.