L’US Patent and Trademark Office ha temporaneamente annullato il brevetto sulla tecnologia multitouch depositato da Apple in passato. In attesa di un riesame della pratica, l’azienda guidata da Tim Cook perde un tassello fondamentale per la paternità dell’iPhone, ovvero lo smartphone proprietario.
La domanda (numero protocollo 7.479.949) era stata accettata nel lontano 2009 e porta la firma di Steve Jobs, lo scomparso CEO di Apple. È uno dei più importanti brevetti mai depositati dell’azienda di Cupertino e perderne la paternità, sebbene in via temporanea, rappresenta una vera e propria preoccupazione per Apple, soprattutto in un periodo in cui il gruppo si sta scontrando con diversi rivali in tribunale proprio a causa delle proprietà intellettuali da tutelare.
Secondo quanto infatti riportato dagli esperti di mercato, “Alcuni affermano che le prime azioni dell’Ufficio competente siano parziali perché si basano solo sulle istanze avanzate da quelli che osteggiano il brevetto; e a molti esaminatori piace iniziare sin da subito con una posizione più severa, così da costringere il titolare del brevetto a presentare argomenti tra i più solidi possibili per perorare la causa. Tuttavia, sarebbe un errore sottostimare il significato di questa azione preventiva. Inoltre, la bocciatura totale di tutte le caratteristiche di un determinato brevetto è potenzialmente più devastante di una che riguarda solo alcuni suoi aspetti”.
La proprietà intellettuale di cui si parla è relativa al multitouch di un dispositivo, ovvero di quella tecnologia che consente l’interazione dita-schermo su un device come l’iPhone. L’USPTO ha deciso dunque che questa specifica tecnologia non è di proprietà Apple e che dunque può essere liberamente implementata anche dai competitor per i dispositivi proprietari.