Il gruppo Italcementi lancia un piano di riorganizzazione dell’attività produttiva in Italia, denominato “Progetto 2015”, con l’obiettivo di razionalizzare l’apparato industriale e distributivo ma anche di intervenire sulle strutture centrali del Gruppo e sulla rete commerciale.
L’effetto economico del progetto è quello di garantire a regime un contenimento dei costi intorno ai 40 milioni di euro all’anno. Per 665 dei 2500 dipendenti attuali si prevede il ricorso alla CIGS, e “al termine del periodo della Cassa” – si legge in una nota – “in mancanza di miglioramenti congiunturali, circa la metà delle sospensioni temporanee saranno trasformate in strutturali, anche con il ricorso alla mobilità. Nei confronti delle persone coinvolte dal piano, l’azienda svilupperà diverse forma di sostegno integrative anche attraverso interventi innovativi di sostenibilità sociale”.
“Il piano di investimenti e ristrutturazione che abbiamo illustrato alle organizzazioni sindacali” – sottolinea il direttore generale Giovanni Ferrario – “è, pur nell’ambito dei sacrifici richiesti ai nostri dipendenti attraverso il ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria, l’unica soluzione possibile per affrontare uno scenario economico così profondamente cambiato, senza pregiudicare la possibilità di cogliere le opportunità di una futura ripresa. Per questo non limiteremo gli investimenti in Italia, dove impegneremo risorse molto significative, superiori a quanto investito nel biennio precedente“.