Google, Eric Schmidt: Android sta battendo iOS

di Floriana Giambarresi

13 Dicembre 2012 14:00

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Secondo Eric Schmidt di Google, Android sta vincendo la guerra dei sistemi operativi mobile contro iOS, realizzato da Apple.

“Stiamo assistendo a un avvicendamento epocale per quanto riguarda le due piattaforme, paragonabile a quello che si è visto vent’anni fa in ambito desktop tra Microsoft e Apple. Stiamo chiaramente vincendo questa sfida”. Queste le parole attraverso cui Eric Schmidt, numero uno di Google, fa intendere chiaramente come a suo parere Android stia vincendo la sfida con il competitor iOS di Apple nel settore mobile.

Durante una recente intervista rilasciata a Bloomberg, Schmidt ha parlato apertamente di come il proprio sistema operativo Android stia avendo la meglio sul progetto di Apple, supportando la propria tesi con i dati di mercato. Stando alle statistiche di IDC, riprese dal boss di Google, Android possiede attualmente la fetta più grande del segmento degli smartphone, ovvero il 74,2% di market share nel mese di novembre. Il gap con iOS sarebbe praticamente incolmabile.

Buone le prestazioni ottenute da Android anche nell’ambito dei tablet, con una quota di mercato che a novembre 2012 si sarebbe attestata al 42,7% contro il 53,8% di iOS. In questo caso, sarebbe la serie iPad di Apple a dominare il mercato ma Eric Schmidt sottolinea come i prodotti che eseguono il proprio OS mobile stiano cercando di recuperare mese dopo mese.

Schmidt affronta anche la questione legata al cosiddetto “double irish – dutch sandwich“, ovvero la pratica di esportare il fatturato generato in Europa verso i paradisi fiscali in modo tale da evitare di versare le imposte nelle casse dei paesi del Vecchio Continente. Secondo recenti informazioni, Google avrebbe infatti spostato alle Bermuda ben 9,8 miliardi di dollari, ma Schmidt sottolinea come “Paghiamo le tasse nei modi stabiliti e consentiti dalla legge. Sono molto orgoglioso della struttura che abbiamo organizzato per il versamento delle imposte. Lo facciamo basandoci sugli incentivi che ci vengono messi a disposizione dai governi”.