È partita proprio oggi da Londra la rivoluzione di Generali targata Mario Greco, l’amministratore delegato che punta su una nuova strategia per incrementare la produttività. Tre le parole chiavi: disciplina, semplicità e focus, con una rifocalizzazione sul business assicurativo, un capitale e una leva finanziaria adeguati a un rating AA e un maggior contributo dei Danni.
=> LEGGI la riorganizzazione di Generali
Nel corso della presentazione londinese sono stati diramati i numeri chiave di Generali e Mario Greco stima un beneficio dalle cessioni di asset non principali pari a 4 miliardi, risparmi di costi per 600 milioni entro il 2015, un Roe a regime del 13% – che corrisponde a un utile operativo di 5 miliardi – e un Solvency I rario oltre il 160%. Greco non prevede riduzioni del personale né un taglio ai dividendi, anzi vorrebbe migliorare il ritorno agli azionisti:
“Avremo una più solida e stabile posizione patrimoniale e un più elevato ritorno per gli azionisti. Abbiamo una chiara strategia e 83.000 dipendenti nel mondo impegnati nel realizzarla in modo efficiente“.
Il mercato non ha però espresso entusiasmo per la presentazione di Greco poiché gli analisti e i trader credono che abbia fissato degli obiettivi poco ambiziosi e che non abbia comunicato vere e proprie novità.
Ad ogni modo, Generali è disposta a restare nel patto di Pirelli per un altro anno in quanto ha una valutazione positiva sulla società: “Siamo favorevoli a restare un altro anno. Se verrà accorciato a un anno bene, altrimenti usciremo“, ha detto Greco sottolineando che su Pirelli la compagnia “è molto positiva”.
=> LEGGI il nuovo assetto italiano di Generali