La reputazione di un CEO è strettamente collegata ai successi nel business al giorno d’oggi, e nell’era di internet questa non può che costruirsi principalmente online, grazie a una presenza sempre più assidua e mirata anche in ambito “social”.
A confermarlo una ricerca dello studio Weber Shandwick, che mettendo a confronto i dati della presenza online dei CEO delle 50 aziende più importanti al mondo tra il 2010 e il 2012, rivela come la percentuale sia salita dal 36% del 2010 fino al 66% dell’anno passato.
La presenza online dei CEO si avverte soprattutto sui siti delle compagnie (in aumento dal 32% del 2010 al 50% del 2012) e attraverso i video (dal 18% del 2010 al 40% del 2012), i due strumenti principalmente utilizzati per comunicare con la potenziale clientela. A livello globale l’uso dei social network guadagna solo un paio di punti percentuali, con l’eccezione rappresentata dall’Europa, dove si impenna dal 12% del 2010 fino al 67% del 2012, con Facebook a farla da padrone.
La ricerca rivela anche che quasi tre consumatori su dieci (28%), a livello globale, parlano spesso fra loro dei leader aziendali e ben il doppio (59%) fa sapere come il loro parere sulle aziende sia influenzato da ciò che questi dirigenti sanno comunicare.
“Questa ricerca mostra chiaramente che i top CEO capiscono il valore dei social media. Si rendono conto che hanno bisogno di essere dove i loro clienti, potenziali clienti, dipendenti e persone comuni trascorrono il tempo. Gli aumenti che abbiamo registrato negli ultimi due anni possono solo continuare”. Questo il commento di Jim Donaldson, EVP, Corporate Communications, presso Weber Shandwick.