Astro vuole tutelare quei lavoratori in difficoltà, espulsi dal mercato del lavoro che non sono sostenuti dal sistema di protezione sociale così come avviene con i manager. Per questo motivo ha presentato, a Palazzo Isimbardi, il programma di politiche attive del lavoro destinato ad aiutare i dirigenti in difficoltà occupazionale.
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Gli interventi proposti dalla Provincia di Milano prevedono servizi al lavoro e varie attività formative che possano riqualificare e riconvertire le competenze e le professionalità dei dirigenti – devono essere disoccupati da non più di due anni – così che possano essere reinseriti nel mercato.
Ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà: «Sebbene il fenomeno della disoccupazione giovanile sia, purtroppo, una questione drammaticamente attuale, non possiamo dimenticare i lavoratori, con maggiore esperienza, duramente colpiti dalla difficile congiuntura economica. Il loro reinserimento, oltre a essere cruciale per la sussistenza delle proprie famiglie, serve alla società per non disperdere quell’immenso patrimonio conoscitivo essenziale per lo sviluppo del nostro Paese. La capacità di valorizzare tali abilità, reindirizzandole verso nuovi orizzonti professionali, è, del resto, indice di una comunità sana, capace di preservare le competenze, integrandole con la freschezza e la determinazione delle nuove leve».
Le candidature potranno essere presentate fino al 25 gennaio sul sito Web della Provincia di Milano. «In questo contesto – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano, Paolo Giovanni Del Nero – i 12 mesi di azioni sinergiche tra Provincia di Milano, Assolombarda, Aldai e Fondirigenti e i 400.000 euro di dotazione finanziaria saranno finalizzati alla ricollocazione di 80 dirigenti disoccupati provenienti da aziende milanesi e individuati da ALDAI-Federmanager. Un’altra delle azioni avviate in questi anni che dimostrano l’efficacia di interventi di collaborazione che uniscono risorse e know how».
In Italia sono 123 mila i dirigenti con un’età media di 48 anni e il 20% di loro, ogni anno, vede la chiusura del proprio contratto. Solo meno della metà di loro riesce a ottenere un contratto dello stesso genere.
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