Si è giunti a un accordo per la Tobin Tax: undici paesi, tra i quali figura l’Italia, hanno firmato per una cooperazione rafforzata sulle tassazioni finanziarie proposte da Germania e Francia in primis.
La tassa sulle transazioni finanziarie è basata su un’idea che l’economista James Tobin (da cui deriva il nome Tobin Tax) propose 40 anni fa. Avviando un provvedimento del genere, negli undici Paesi coinvolti “il settore finanziario condividerà i costi della crisi in modo appropriato”, come ha sottolineato il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
Hanno firmato l’accordo i seguenti Paesi: Italia, Germania, Francia, Belgio, Estonia, Grecia, Spagna, Austria, Portogallo, Slovenia e Slovacchia, ovvero un insieme che rappresenta i due terzi del Pi dell’Unione Europea. Anche l’Olanda sta pensando di aderire all’iniziativa. Sono invece contrari Svezia, Danimarca, Portogallo, Ungheria e Romania – che non hanno comunque bloccato il processo – mentre si sono astenuti dal firmare l’accordo la Repubblica Ceca, il Regno Unito, Malta e Lussemburgo.
La Tobin Tax dovrebbe consentire entrate pari a circa 35 miliardi di euro l’anno.
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