Possibile tentare di sfidare a livello tecnologico gli ormai tradizionali giganti Google, Facebook e le altre multinazionali? Secondo Renato Soru – per intendersi mister Tiscali – in qualche maniera si, ed ecco che il manager mette sul piatto le sue due idee per competere “all’italiana” contro i colossi del web.
«Non trovate strano che l’immagine dell’Italia nel suo complesso su internet sia affidata a big internazionali? », si è chiesto l’ex politico, e ha deciso di giocare le sue carte. La prima si chiama Indoona, già presente sul web da qualche tempo, che adesso oltre ai servizi social e di telefonia ha aggiunto la possibilità di condividere video in live streaming, con la versione 2.2.
Ma la vera novità è rappresentata da iStella (e attenzione a non confondersi con la pronuncia, perché come ricorda Soru: «istella è semplicemente stella in sardo: portare un po’ di casa con noi è il nostro talismano») un progetto che vuole essere un motore di ricerca interamente dedicato al pubblico italiano, con documenti di testo, immagini, video, mappe e quant’altro, fornito in collaborazione con alcune autorità pubbliche e istituzioni, dal Ministero dei beni culturali alla Treccani. Il cui lancio dovrebbe avvenire nel giro di qualche settimana.
I primi commenti alla manovra si dividono tra gli entusiastici, che ne sottolineano la genialità e le prospettive di business, e i catastrofisti, che dubitano sull’opportunità di costruire reti sociali all’italiana, e si chiedono, come fa provocatoriamente un utente su Twitter, quando tutto questo sarà riprodotto, ad esempio, in chiave padana. Secondo Soru «il web è la porta dell’Italia e del suo sapere. Stiamo delegando ad altri tale porta: c’è lo spazio e il dovere di costruire un’alternativa».