Con delle donne manager nel consiglio di amministrazione, un’azienda ha statisticamente un maggior successo su vari fronti. Sarebbero indispensabili non solo per raggiungere gli obiettivi ma anche per la sopravvivenza e la sostenibilità della stessa.
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È quanto emerge da una ricerca condotta presso l’Università di Berkley, in California, dove sono state monitorate oltre 1500 aziende nell’arco di venti anni in base al parametro ESG (enviroment, social and governance). L’ateneo ha dunque provveduto ad analizzare la presenza delle donne manager nelle aziende dal punto di vista di tali fattori.
Molti i benefici per un’azienda: si parte dall’evidente ritorno economico, con migliori prestazioni finanziarie e incentivi legati ai risultati conseguiti; vi sono poi maggiori indennità di disoccupazione, diritti e un maggior rispetto per la salute del dipendente. Le donne avrebbero poi una maggiore propensione a investire nell’energia rinnovabile e di rendere green l’azienda in cui lavorano.
C’è infine da sottolineare un elemento imporante: in un consiglio di amministrazione con una forte presenza di donne manager, calano drasticamente la corruzione e il giro di tangenti a cui l’azienda viene sottoposta. Non è però noto il motivo per cui si arriva a tali obiettivi.
In un CdA dovrebbe dunque essere presente la giusta presenza sia maschile che femminile, in modo tale che donne e uomini manager possano confrontarsi e arrivare, in base alle diverse attitudini che possiedono, a risultati più importanti.
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