Il narcisismo che mina la leadership

di Chiara Basciano

21 Febbraio 2013 12:00

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Leadership e eccessi di narcisismo, un binomio che difficilmente produce buoni risultati.

Se presentate sintomi quali un grandioso senso di importanza, siete assorbiti da fantasie di grandezza e potere, vi ritenete speciali e avete bisogno della continua ammirazione degli altri, di cui però senza remore vi servite per i vostri scopi, e avete una tendenza spiccata ad essere presuntuosi e arroganti, ecco che la vostra leadership potrebbe essere minata da un eccesso di narcisismo.

Un binomio che difficilmente produce buoni risultati, quello tra leadership e narcisismo, stando anche ai risultati di una recente ricerca olandese, pubblicata sul numero di ottobre della rivista APA Psychological Science. Barbora Nevicka, che ha condotto lo studio, ha concluso infatti che: «I leader narcisisti hanno apportato un effetto negativo sulla performance del gruppo. La loro “centratura su di sé” e il loro “autoritarismo” hanno inibito le comunicazioni, fonti di idee e creatività». E ancora: «I narcisisti sono molto convincenti. Essi tendono ad essere scelti come leader. Il pericolo si basa sul possibile errore generato dalla loro proiezione verso gli altri. Bisogna infatti chiedersi: sono vere le loro competenze, o appaiono così solo agli occhi di chi guarda? ».

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Un’analisi interessante dell’argomento viene anche dal saggio “Leader, giullari e impostori. Sulla psicologia della leadership” di M.F.R.Kets De Vries (professore della Harvard University of Business Administration), dove si sottolinea come: «I leader capaci allo stesso tempo di azione e riflessione avranno alla fine il successo. Saranno anche gli unici in grado di non lasciarsi sopraffare dall’ambiguità del potere e di condurre una vita creativa e produttiva».

E le ripercussioni del narcisismo del leader non potranno che riversarsi anche sull’azienda. Per citare ancora De Vries: «Se un leader eccede in sicurezza, orgoglio e arroganza, anche la sua organizzazione dovrà sopportare conseguenze rovinose».