Si parla tanto di personal brand, ovvero della percezione di persone e carriere come fossero dei marchi, in una sorta di processo in cui il corpo, l’abbigliamento, l’aspetto fisico e le aree di competenza forniscono un’unica distinguibile, e idealmente memorabile, impressione. Un concetto introdotto nel 1997 da Tom Peters, e che oggi si conferma essere di grande attualità, come riconosciuto in un interessante contributo su Forbes di Meghan N. Biro, CEO di TalentCulture Consulting Group, dove si riconosce il personal branding come “reale e imperativo”, e si dà qualche consiglio su come imparare a gestirlo al meglio.
Il primo consiglio è di ascoltare il Bardo: “This above all: to thine own self be true”. Shakespeare, non un esperto di marketing, aveva capito che la questione principale era quella di essere se stessi. «Il tuo brand sei tu stesso», conferma la Biro, «cuore, anima e testa».
Secondo consiglio: guardatevi con obiettività. «Date uno sguardo obiettivo alle vostre potenzialità, alle vostre debolezze e alla vostra personalità, ricordandosi che nessuno è perfetto, e che nessuno si aspetta che voi lo siate».
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Terzo: siate onesti. «Non sforzatevi di essere qualcosa che non siete, sforzatevi invece di essere onesti con voi stessi». E accettate le vostre “mancanze”, vedendoci anche un punto di differenza e di forza, ove possibile.
Quarto consiglio: non sovra (o sotto) stimatevi. Qui l’autrice parla di una fantomatica “Donald Trump Syndrome”, che consisterebbe nel pensare che il più arrogante e aggressivo venga notato e spesso anche premiato. «Non è così», sottolinea Meghan N. Biro, «perciò siate sicuri di voi ma non promettete quello che poi non potreste mantenere, o sostenere». Naturalmente non nascondete il vostro talento, facendo l’errore opposto, ma, dice sempre l’autrice, «lasciatelo brillare»!
Ultimo consiglio: capite quale sia il vostro miglior se stesso e portatelo a conoscenza degli altri. «Si tratta di portare il cuore, l’anima e la testa, le passioni e le aspettative per la vostra carriera. Costruite un brand personale che rifletta tutto questo», conclude Meghan N. Biro, «e grandi cose accadranno».