È appena stato raggiunto un primo accordo tra i negoziatori delle istituzioni Ue sulle nuove norme dei requisiti di capitale delle banche, in applicazione di Basilea 3. Tra i nuovi provvedimenti, che dovrebbero entrare in vigore all’inizio del 2014, è previsto anche un limite ai bonus per i manager delle banche.
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L’intesa prevede una serie di misure che hanno l’obiettivo di rafforzare le banche, al fine di evitare una nuova crisi finanziaria come quella avvenuta nel 2008. Gli stati membri devono comunque dare ancora l’ok, ma in generale le nuove norme stanno riscuotendo ampi consensi in Europarlamento.
Ad esempio, l’intesa di principio appena raggiunta è stata accolta favorevolmente da Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento, il quale ha spiegato che «le nuove norme renderanno il sistema bancario più sicuro, più stabile e trasparente. […] Contribuiranno a evitare il rischio di una ripetizione della crisi finanziaria disastrosa che ha colpito l’economia globale nel 2008. Il tetto ai bonus dei banchieri è una misura innovativa che a mio avviso rende il sistema economico più giusto e più sicuro».
Anche il leader S&D austriaco Hannes Swoboda è concorde nell’affermare che i provvedimenti sarebbero positivi per le banche: «Sono felice siamo riusciti a introdurre un tetto ai bonus dei banchieri. È un’intesa fondamentale se si vuole porre fine alla cultura dell’assunzione irresponsabile del rischio nel settore bancario che ha portato al crollo della Lehman Brothers nel 2008».
Nello specifico, si prevede di limitare i bonus dei manager la cui remunerazione avrà una quota variabile pari a quella fissa o al massimo doppia con l’ok degli azionisti. In pratica, i bonus variabili non dovranno più superare gli stipendi annuali; il rapporto potrà al massimo essere di 2 a 1, ma solo se verrà dato il consenso dalla maggioranza degli azionisti della banca.
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