È stato di recente approvato in Svizzera un referendum che, quando diverrà legge, andrà a limitare le remunerazioni dei top manager. Verrà infatti fissato un tetto agli stipendi e ai bonus dei manager che lavorano nelle aziende quotate in Borsa. Ma quando il bonus è un malus?
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Questo limite sembra attualmente trovare consensi non solo in Svizzera, ma in tutto il mondo, sebbene non sia cosa giusta generalizzare. In Italia sono infatti pochissimi i manager con una retribuzione talmente alta da poter parlare, anche nel bel Paese, di un tetto ai compensi e ai bonus per i vertici tricolore.
Come sottolinea ManagerItalia, la stragrande maggioranza dei manager italiani non si avvicina nemmeno alle cifre di quei dirigenti svizzeri interessati ai provvedimenti proposti col referendum, e a ogni modo sono comunque slegati dalla realtà reddituale dell’azienda per cui lavorano.
In Italia si è dunque ancora indietro su tale questione, dato che non si può paragonare la situazione retributiva dei manager del Paese con quelli svizzeri che lavorano per le aziende quotate in Borsa. Lì, alcuni top manager del settore bancario e finanziario, prendono compensi esorbitanti anche grazie a una variabile che, di fatto, è stata appena messa in discussione, dato che in passato aveva portato a non pochi problemi di natura finanziaria.
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