Management e leadership, quali le differenze? Esistono diversi fattori utili a comprendere il proprio ruolo in azienda, e in effetti vi sono non poche differenze tra il manager e il leader. Il primo infatti si occupa della gestione dei progetti al fine di portarli a termine, mentre il secondo è invece colui che guida il team e che ha una forte influenza.
Il segno distintivo dei veri leader è la loro capacità e volontà di pensare in modo strategico, ovvero di porsi delle domande chiave per il conseguimento di certi obiettivi. Queste domande sono, ad esempio, le seguenti: cosa sta accadendo nel mercato di riferimento? Quali sono le principali tendenze, i cambiamenti e le minacce a cui dobbiamo prestare attenzione? Come sarà il settore tra cinque/dieci anni? Come rispondere ai cambiamenti? Cosa si può fare in termini di prodotti, processi, personale, per trarne vantaggio? Quali sono gli eventuali ostacoli che si potranno presentare e in che modo dovremo affrontali?
Queste sono solitamente le questioni che si pone un vero leader, mentre il manager di base tende esclusivamente a gestire un team e un progetto senza preoccuparsi troppo del “contorno”. Di conseguenza, è facile comprendere come il leader sia colui che innova, mentre il manager colui che amministra.
Il leader si concentra solitamente sul personale, sulle nuove realtà che potrebbero portare a ottenere grandi risultati in azienda; ha infatti una prospettiva a lungo termine ed è un amante delle sfide. Il manager, invece, solitamente si concentra sulla struttura dei progetti, sul loro controllo nel breve termine, e in generale sull’amministrazione. Non si preoccupa troppo di far crescere il proprio team.
C’è da sottolineare però che i dirigenti possono essere sia leader che manager, anzi chi vuole raggiungere il successo deve avere le caratteristiche di entrambe i tipi poiché si completano a vicenda.
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