Uno studio israeliano lancia un nuovo allarme diretto a tutti i “malati” di lavoro, a quanto pare molto più a rischio di andare incontro a malattie cardiache dei colleghi meno stressati. Lo stress da lavoro, che può culminare nella cosiddetta “sindrome da burnout“, rappresenta un reale pericolo per la salute di cuore e arterie.
Secondo i ricercatori della facoltà di Medicina dell’Università di Tel Aviv (TAU), inoltre, la percentuale di coloro che soffrono di stress da lavoro ammonta al 79%, tra i quali figurano professionisti, manager e altre categorie di lavoratori che ricoprono ruoli con elevati livelli di responsabilità, maggiormente esposti ad altre problematiche come l’ansia e l’insonnia.
=> Scopri se c’è un legame tra stress da lavoro e tumore
Più precisamente, lo studio coordinato da Sharon Toker e pubblicato su “Psychosomatic Medicine” ha svelato l’esistenza di un rapporto causa-effetto tra la sindrome da burnout e alcune tipologie di malattie coronariche molto pericolose per la salute. Un risultato al quale il team di ricercatori è giunto analizzando lo stato di salute di circa 9mila persone di entrambi i sessi e appartenenti a tutte le fasce di età comprese tra i 19 e i 67 anni.
Monitorando i livelli di stress sul lavoro e lo stato di salute nell’arco di 4 anni, inoltre, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che per i soggetti colpiti dalla sindrome di burnout hanno il 40% di probabilità in più di sviluppare malattie cardiache: per il 20% dei casi (i soggetti più stressati) inoltre, il rischio aumenta fino sfiorare l’80%.
=> Scopri perché lavorare troppo causa depressione
La sindrome burnout – che spesso si scatena a causa di eccessivi carichi di lavoro, di orari impossibili e di problematiche relazionali – sembra essere una delle più probabili cause dell’infarto, molto più che altri fattori legati allo stile di vita, come il fumo, l’alimentazione e la carenza di attività fisica.