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L’ultimo in ordine di “apparizione” è Edward Lampert, nominato mercoledì scorso CEO di Sears Holding Corp. con un contratto annuale che prevede la sua remunerazione fissata a un dollaro. Si, avete capito bene, un dollaro! Ma non pensiate che questo sia un caso isolato, e nemmeno che questa elite di amministratori delegati non si ritrovi poi a fine anno con il portafogli vuoto, perché allora siete proprio fuori strada.
Larry Ellison, CEO di Oracle, infatti è uno di questi. Il suo stipendio fisso è di un dollaro l’anno fin dal 2009, eppure lui figura al quinto posto tra le persone più ricche del pianeta, grazie ai bonus e alle stock options che, per fare un esempio, nel corso dello scorso anno gli hanno permesso di guadagnare ben 96 milioni di dollari. Con lui troviamo Richard Fairbank, CEO di Capital One, ma anche Jeffrey Katzenberg, CEO di Dreamworks Animation, o anche John Mackey, CEO di Whole Foods Market, le cui parole sono illuminanti.
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«Ora ho 53 anni – racconta Mackey – e ho raggiunto un punto della mia vita in cui non ho più voglia di lavorare per i soldi, ma semplicemente per la gioia del lavoro stesso e per rispondere meglio alla chiamata di servizio che sento così chiaramente nel mio cuore».
Nel club dei CEO da un dollaro troviamo anche Larry Page, che si piazza comunque al 20° posto tra i più ricchi del mondo, e ultimamente anche Sergey Brin e Eric Schmidt si sono aggregati alla truppa. Che comprende anche Mark Zuckerberg, notissimo CEO di Facebook. Nella lista anche una donna, Meg Whitman, CEO di Hewlett Packard. Le rare volte in cui a una paga bassissima corrisponde un larghissimo successo.