Gli stipendi dei dirigenti resistono alla crisi

di Teresa Barone

28 Marzo 2013 12:00

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Crescono le retribuzioni dei dirigenti privati italiani: le buste paga più ricche sono concesse dalle aziende del Nord, ma non alle donne.

Crescono gli stipendi dei top manager privati italiani, nonostante il perdurare della crisi economica. Lo afferma una recente indagine promossa dalla società Od&M Consulting di Gi Group, condotta su circa 500mila lavoratori attivi nella penisola.

Dall’analisi dei profili retributivi presi in considerazione si evince che le retribuzioni dei dirigenti hanno subito un incremento al di sopra dell’inflazione, così come quelle degli impiegati, degli operai e dei quadri si sono appesantite.

«L’immagine mostra nel 2012 un timido segnale di ripresa: rispetto a un contesto industriale negativo: questo è un dato che fa ben sperare. Anche perché l’analisi decennale ci dice che dal 2002 al 2007 gli stipendi sono cresciuti in modo costante mentre dall’inizio della crisi a oggi avevamo assistito a una stagnazione».

Così ha affermato Simonetta Cavasin, General Manager di Od&M Consulting, focalizzando l’attenzione sui dati reali scaturiti dalla ricerca: sono proprio i dirigenti, infatti, i protagonisti dell’aumento più cospicuo (si parla di una maggiorazione del 3,5%) con uno stipendio medio passato dai 105.621 euro del 2011 ai 109.707 euro del 2012, cifre che evidenziano comunque l’esistenza di un ampio gap tra le buste paga dei vertici aziendali e quelle dei semplici lavoratori.

Per quanto riguarda le disparità a livello regionale, il Nord Italia (Nord Ovest per la precisione) si caratterizza per le buste paga più ricche mentre il Sud e le Isole mostrano cifre nettamente inferiori. A percepire retribuzioni più cospicue, inoltre, sono i dirigenti operativi nel settore del credito e delle assicurazioni (oltre i 121mila euro annui), mentre osservano le cifre dal punto di vista delle differenze di genere si nota come le donne continuino a essere fortemente penalizzate rispetto ai colleghi uomini.

Un ultimo dato riguarda, infine, i premi aziendali: la ricerca mostra come la concessione di bonus ai dipendenti sia utilizzata ancora sporadicamente nelle aziende nazionali.