Quote rosa in azienda: la Germania dice no

di Teresa Barone

22 Aprile 2013 08:00

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Bocciata la legge sull?obbligo delle quote rosa nelle aziende tedesche: il potenziamento della presenza femminile nei CdA sarà volontario.

La Germania boccia la legge sulle quote rosa nelle aziende: con 320 voti contrari e 277 favorevoli la coalizione del Cancelliere Angela Merkel ha detto no all’introduzione dell’obbligo per le imprese tedesche di inserire una percentuale fissa di donne nei consigli di amministrazione e di sorveglianza.

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La scelta di aumentare la presenza femminile ai vertici delle aziende rimarrà quindi volontaria, e non sarà resa obbligatoria da alcun provvedimento legislativo. A respingere la mozione sono stati i parlamentari della Cdu e della Csu, oltre alla Fdp, che hanno votato contro il provvedimento che avrebbe reso operativo il 20% di quote rosa entro il 2018 e i 40% entro il 2023.

Tra le fautrici del no anche Angela Merkel,  che nel corso di un’intervista ha ribadito la sua posizione in merito alla questione delle pari opportunità in azienda:

«Sulle quote rosa non tutte le donne la pensano allo stesso modo, il che non significa che il tema non ci stia a cuore». 

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La bocciatura delle proposta di legge arriva comunque alla fine di un dibattito molto acceso, tanto da coinvolgere folte schiere di esponenti del sesso debole sia nella zona uditori sia all’estero del Bundestag. Per il Ministro della Famiglia Kristina Schroeder il progetto portato avanti da Spd e Verdi si basa sull’ipocrisia, tenendo conto che i principi di equità tra i sessi nelle cariche dirigenziali non sono rispettati all’interno degli stessi Länder.