Lasciar trasparire la propria carenza di autostima è il peggiore passo falso che si possa compiere durante un colloquio di lavoro: lo affermano i manager delle risorse umane interpellati da Adecco, che ha intervistato 500 esperti in recruiting per evidenziare gli errori più comuni commessi dai candidati.
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Mai mostrarsi poco fiduciosi in se stessi, quindi, cercando di gestire il nervosismo al meglio partecipando attivamente al colloquio, evitando irrequietezza, posture non adeguate e cercando di mantenere il contatto visivo con il selezionatore.
In queste poche righe sono racchiusi gli errori capitali che compromettono il buon esito del colloquio, ai quali si aggiunge anche una scelta non appropriata in materia di look.
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Le possibilità di assunzione aumentano, invece, se i candidati si mostrano realmente interessati a occupare quel ruolo in azienda, ponendo domande all’interlocutore e sforzandosi di far emergere la propria personalità in modo autentico.
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Molto apprezzata, inoltre, è una certa predisposizione alla flessibilità, mentre non sono neanche ammessi al colloquio i candidati con un curriculum vitae debole e carente: per il 43% degli intervistati, ad esempio, la scrematura iniziale si basa proprio sulla correzione dei curricula mirata a individuare eventuali errori ortografici, sufficienti a far escludere il candidato dalla selezione in corso.