Quando la crescita dipende dai manager

di Teresa Barone

2 Maggio 2013 10:00

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Manager con precise deleghe gestionali e un curriculum che comprenda esperienze all?estero sono la chiave del successo di un?azienda.

Per valutare gli investimenti aziendali e favorire sviluppo e crescita è necessario individuare le complessità da affrontare, tra le quali figura anche l’asseto manageriale. Lo afferma una nuova ricerca promossa dalla Sda Bocconi School of management, studio che evidenzia come le strutture organizzative delle aziende debbano basarsi sulla guida di dirigenti indipendenti con adeguate deleghe gestionali.

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La ricerca (“Dimensioni di complessità aziendale e valore dei sistemi informativi”), focalizza l’attenzione su una serie di dimensioni di complessità, come l’assetto internazionale, le strategie di crescita e la dinamicità del business, che dovrebbero corrispondere a precisi ambiti di azione gestiti da manager esperti e competenti.

«A queste complessità sono legati dei fattori di imprevedibilità e, in genere, la crescita aziendale porta alla necessità di delegare parte di questi compiti. La crescita genera complessità e deve essere gestita con logiche e strumenti per ridurla. Nei casi analizzati i sistemi informativi hanno rappresentato una leva per affrontare una complessità crescente, così come una struttura fatta di manager con pregresse esperienze in altre realtà».

Il sondaggio a cui si riferisce Gianluca Salviotti, curatore dello studio con Severino Meregalli, ha infatti coinvolto 200 medie aziende con un giro d’affari compreso tra i 50 e i 500 milioni di euro.

Secondo gli autori il management aziendale dovrebbe essere composto da dirigenti dotati di notevoli esperienze maturate all’estero e all’interno di multinazionali, soprattutto perché l’export e l’internazionalizzazione sembrano rappresentare le parole chiave per lo sviluppo.