Che rapporto hanno i dirigenti della sanità con i social media? Quali sono i vantaggi dell’attività social da punto di vista della soddisfazione e del benessere dei pazienti? Risponde a queste domande una recente indagine condotta negli Stati Uniti che ha intervistato oltre cento manager attivi presso numerose aziende farmaceutiche e organizzazioni sanitarie locali.
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Secondo la ricerca, promossa dalla Ideahaus MarketSmith Services in collaborazione con la Hellebusch Research & Consulting, i dirigenti hanno una particolare dimestichezza con YouTube ma non amano Twitter, in fondo alle preferenze anche dopo LinkedIn, Facebook.
L’atteggiamento comune mostrato dai vertici delle aziende “pharma” è quello di mantenersi fedeli a un unico social, preferendo la consultazione di filmati su un canale video piuttosto che la fruizione di sole immagini e il dialogo.
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Entrando più nel dettaglio delle percentuali, il 68% dei manager interpellati mette Twitter in cima alla classifica dei social più usati, contro il 62% che predilige LinkedIn e il 60% fedele a Facebook. Twitter, invece, ha ottenuto solo il 42% delle preferenze.
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Lo studio mette in evidenza come, nell’ottica dei dirigenti sanitari, l’aspetto conversazionale dei social media è posto in secondo piano rispetto alla condivisione di video e informazioni. Solo la metà dei manager intervistati, inoltre, ritiene che l’uso dei social possa essere utile per comprendere meglio le esigenze e le paure dei pazienti.