La fotografia del manager moderno somiglia a quella di un capitano nel mare in tempesta, al quale si chiedono il necessario coraggio e la capacità di definire strategie, in particolare a breve termine, per reagire ai frequenti cambiamenti di scenario imposti dalla crisi globale e dal mutato modo di fare business. Se fino a qualche anno fa, insomma, il cliente era al centro delle preoccupazioni del manager, oggi è la gestione delle ambiguità la prima caratteristica richiesta, secondo i business leader europei intervistati da Korn/Ferry International nell’ambito della ricerca “The New European Executive”.
Lo studio, realizzato mediante l’incrocio delle informazioni sui profili di leadership presenti nelle banche dati di Korn/Ferry e circa un centinaio di interviste effettuate a business leader europei durante la seconda metà del 2012, stila una sorta di classifica delle priorità del manager moderno, per rendersi conto di come il concetto di leadership si modifichi al cambiamento delle situazioni contingenti. Nel caso particolare dopo alcuni anni di crisi economica, che ha minato alcune certezze e fatto emergere nuove esigenze.
E basta pensare che la gestione delle ambiguità, oggi al primo posto tra le competenze richieste al manager, non era nemmeno in classifica qualche anno fa, per rendersi conto di quanto lo scenario si sia modificato in questo breve lasso di tempo. Tra le nuove skills del manager figurano anche al terzo posto la gestione della vision e dell’obiettivo, al quinto il coraggio manageriale, al sesto la prospettiva e al decimo l’ascolto, che come abbiamo già più volte sottolineato sta prendendo il posto della gestione autoritaria e della capacità di comandare.
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