A un certo punto della carriera, il dirigente può esser tentato dall’opportunità di espandere il proprio business aziendale in altri mercati esteri. Avventurarsi in Paesi diversi da quelli in cui si opera potrebbe esser però decisamente pericoloso per l’azienda che si gestisce, dunque è necessario farsi cogliere pienamente preparati prima di fare una scelta del genere.
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Queste di seguito le principali domande da porsi prima di espandersi nei mercati esteri. Avete costruito una base solida? Il vostro business è stabile? Ad esempio, è necessario determinare se l’attività che gestite potrebbe funzionare bene anche in vostra assenza, dato che probabilmente vi dovrete spostare in viaggio tra i mercati nei quali deciderete di approdare.
Devo assumere altri dipendenti a causa dell’espansione internazionale? Si, è consigliabile, anche perché è necessario assegnare uno o due dipendenti di alto livello a determinati compiti. Pertanto, determinare se ci si può permettere di spostare le persone dagli attuali ruoli ad altri, e capire se le stesse hanno le competenze necessarie a uno sbocco internazionale. Nel mercato estero di destinazione si può inoltre cercare un nuovo talento, che aiuterà molto il dirigente a raggiungere il successo.
Si avrà bisogno di adattarsi alla cultura locale e capire le implicazioni culturali del processo di vendita. Chiudere un affare all’estero può implicare ad esempio una personalizzazione del prodotto o del servizio proposto, volta a soddisfare i gusti dei clienti locali.
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Bisogna poi valutare la concorrenza locale e trovare un partner internazionale, che possa aiutare il dirigente nella sua espansione all’estero. Inoltre, capire se si è finanziariamente in grado di sostenere lo sbarco in altri mercati, altrimenti attendere del tempo così da non mettere a rischio tutto il business dell’azienda. Attenzione infine alla burocrazia dei luoghi in cui si desidera espandersi, e a sviluppare un sito Web aziendale che comprenda la propria presenza all’estero.