Si torna a parlare di quote rosa all’interno dei Consigli di Amministrazione delle società quotate, e a lanciare l’ennesimo messaggio rivolto alle grandi aziende europee è la vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding.
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Il potenziamento della presenza femminile ai vertici delle aziende quotate rappresenta una necessità economica, e non è un concetto legato al mero femminismo. Lo ha affermato proprio la Reding ricordando come, oggi, la percentuale di donne nei CdA europei sia ferma al 16%.
L’intervento della Reding – che ha sottolineato come ben il 60% dei laureati sia di sesso femminile, con un conseguente spreco di talenti – ha avuto come sfondo l’incontro con Markus Klimmer, AD di Accenture.
Per la vicepresidente la situazione è destinata inevitabilmente a migliorare, considerando la crescita della presenza rosa nei CdA relativa agli ultimi 12 mesi soprattutto nei Paesi europei che hanno provveduto a legiferare in materia, come l’Italia.
Un’opinione che sembra essere condivisa anche da Klimmer, il quale focalizza l’attenzione sull’obiettivo comune delle aziende europee:
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«La competitività dell’Europa e della Germania dipendono dalla capacità di mobilitare tutti i talenti disponibili, perciò la partecipazione delle donne non è una questione di parità di genere, ma di solide politiche economiche.»