Alitalia e i sindacati hanno raggiunto l’accordo per i 2200 contratti di solidarietà che riguardano specificatamente il personale di terra. Vi saranno tagli ai compensi dei top manager pari al 20%.
L’intesa avrà una durata di due anni e riguarda 1800 dipendenti nei settori non operativi e altri 600 nelle aree operative, facenti parte del personale di terra.
Spiega Alitalia in una nota con cui ufficializza tale accordo che ciò «consentirà di mantenere inalterati i livelli occupazionali contribuendo, nel contempo, a garantire quei risparmi sui costi necessari nel breve/medio periodo». A quanto pare è stato «reso necessario dal momento di grande difficoltà dovuto alla crisi macroeconomica e del settore del trasporto aereo. […] Le rappresentanze sindacali hanno siglato l’accordo con il quale si stabilisce che 2.200 dipendenti del personale di terra rinuncino a 5 giornate lavorative al mese; l’80% della retribuzione relativa ai giorni non lavorati sarà coperta dall’Inps e anticipato in busta paga da Alitalia».
Ha dichiarato l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele del Torchio, ovvero colui che ha portato al tavolo con i sindacati gli accordi già accettati e sottoscritti dall’intero CdA Alitalia, che «l’accordo di oggi è frutto di un ottimo lavoro comune dove tutti si sono sentiti parte di un progetto ambizioso, complesso ma realizzabile. Tutti abbiamo rinunciato a qualcosa di importante ma siamo così riusciti a salvaguardare interamente i posti di lavoro come era necessario. Adesso – ha proseguito – ci aspetta un compito altrettanto importante: stiamo lavorando alle linee strategiche del piano da seguire per rilanciare questa Azienda».
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