Non sono solo le economie più dinamiche a trovare difficoltà nel reperimento sul mercato di figure professionali qualificate, ma ben il 35% delle aziende a livello internazionale si trova in questo stato di difficoltà. Lo rileva la ricerca di Manpower “Talent Shortage Survey”, condotta su 38mila aziende in 42 paesi.
Se infatti la mancanza di talenti assume i tratti dell’emergenza per economie come quella giapponese (dove l’85% delle aziende segnala questa difficoltà), brasiliana (68%), indiana (61%), turca (58%) e di Hong Kong (54%), in grandissima espansione, lo stesso non può dirsi per quella europea, anche se Bulgaria e Romania, insieme all’Austria, si piazzano rispettivamente al sesto, settimo e quattordicesimo posto di questa particolare classifica. L’Italia si piazza al 35esimo posto, pur con una richiesta insoddisfatta di personale in aumento del 3% rispetto allo scorso anno.
=> Scopri come fidelizzare i talenti
Emergono anche le principali difficoltà da parte delle aziende, che possono riassumersi nella carenza di candidati con le competenze tecniche necessarie, la difficoltà di trovare candidati per posizioni specifiche e la poca esperienza di molti che si presentano. Il 15% delle aziende dichiara poi che i candidati difettano nelle “soft skills”. Per quel che riguarda gli effetti di questa ricerca frustrata, il 48% delle aziende segnala una ridotta capacità di servire i clienti, mentre per il 42% ciò si traduce in ridotta produttività e competitività sul mercato.
Interessante infine scoprire quali figure sono più richieste nel mercato del lavoro nostrano. Mancano soprattutto: Operai specializzati, Assistenti amministrativi e di gestione del back office, Staff specializzato nell’IT, Tecnici, Personale amministrativo e contabile, Sales manager, Ingegneri, Autisti, Operatori alle macchine industriali e Personale per gli uffici acquisti.