Leadership e management non sono concetti equivalenti, e solo raramente chi ricopre una posizione di potere riesce a incarnare contemporaneamente il ruolo di leader e quello di manager. Le responsabilità, le abilità e il modo di pensare/agire sono in realtà differenti, e in nessuno dei due casi si può parlare di qualità innate che non si possono acquisire nel corso della carriera.
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Quali sono le principali differenze tra un leader e un manager? Il primo confronto deve essere fatto sul piano della “visione” alla base del lavoro e dell’operato di entrambi. Se il leader ha la capacità di radunare i dipendenti intorno a una stessa visione, il manager è colui che mette in pratica la visione e guida i dipendenti affinché raggiungano tale fine.
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Il leader innova, è capace di guardare lontano e interrogarsi riguardo al futuro, anche a costo di correre rischi, mentre il manager amministra, organizza, accetta la situazione attuale tirandone fuori il meglio senza tuttavia ampliare la vista a lungo raggio.
Notevoli differenze tra le due figure si trovano anche sul piano del comportamento, basti pensare che generalmente il leader privilegia l’informalità quando il manager preferisce il formale, e mentre il primo valuta il potenziale delle risorse umane responsabilizzando sugli obiettivi, il secondo analizza le prestazioni e controlla le azioni in fase di svolgimento.
Da un lato la motivazione e dall’altro il controllo. Qui di seguito una sintetica descrizione delle differenze tra leader e manager data da Warren Bennis, professore presso la Southern Univercity in California:
«I manager fanno le cose bene, ma i leader fanno le cose giuste.»
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