3 strategie per mantenere la calma sul lavoro

di Teresa Barone

21 Giugno 2013 09:00

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Perdere la calma sul lavoro limita la produttività e peggiora le prestazioni professionali: ecco come correre ai ripari.

Non esiste un lavoro libero da stress, problemi da risolvere, conflitti con i colleghi o i dipendenti. Mantenere la calma è un obiettivo non semplice, soprattutto se si occupa una posizione di responsabilità e quello che facciamo è sempre sottoposto al giudizio altrui.

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Alterarsi e manifestare il proprio disappunto, sia verbalmente sia comunicando via email, non aiuta a essere sempre produttivi mantenendo elevato il livello delle prestazioni professionali, e soprattutto demolisce qualsiasi tentativo di mostrarsi come un modello positivo da seguire, compito primario per qualsiasi manager.

Il primo passo per mantenere la calma è proprio il controllo della negatività: se non si è capaci di osservare le cose che accadono con obiettività e distacco gli eventi negativi ci sembreranno sempre numericamente superiori di quelli positivi. È invece di fondamentale importanza cercare di alimentare i pensieri positivi anche senza reprimere le emozioni, tentando di dare poco peso alle frustrazioni quotidiane.

Ogni volta che si sta per perdere il controllo a causa di un inconveniente di lavoro ci si dovrebbe porre una domanda: quanto è importante? Che valore avrà per me tra cinque anni? La risposta, nella maggioranza dei casi, è sempre nulla.

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La terza strategia utile per imparare ad avere sangue freddo è cercare di mantenersi distaccati, evitando di confondere i problemi di lavoro con quelli legati alla sfera personale, e viceversa. Il più delle volte un comportamento aggressivo o maleducato è la conseguenza di una situazione di stress che si riversa anche in ambito lavorativo.