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Il CEO ideale dà il meglio di se quando è sotto pressione, in un ambiente professionale caratterizzato che rappresenta una notevole e continua fonte di stress. È l’opinione di Justin Menkes consulente per Spencer Stuart e autore di un volume che illustra l’identikit del leader ideale in grado di eccellere in qualsiasi contesto.
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Analizzando le caratteristiche di un campione di circa 200 candidati al ruolo di CEO all’interno di grandi aziende statunitensi, infatti, è emersa l’esistenza di tre tratti distintivi comuni ai top manager ai vertici aziendali.
Sono tre qualità che rendono un CEO capace di portare una società al successo anche quando le condizioni economiche non sono idilliache e che sembrano essere diventate ancora più indispensabili nel corso del ventunesimo secolo.
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Ottimismo realistico: il perfetto equilibrio tra il desiderio di affrontare sfide difficili e la capacità di valutare i rischi in modo obiettivo. Per il CEO un obiettivo audace rappresenta una meta possibile da raggiungere, senza tuttavia sottovalutare gli ostacoli posizionati lungo il percorso.
Dedizione completa: il CEO è completamente assertivo nei confronti dell’obiettivo da raggiungere, sul quale basa la sua vita professionale e privata.
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Capacità di fare ordine nel caos: il CEO è capace di portare chiarezza, nonché di imporre un certo tipo di organizzazione necessaria per garantire sempre prestazioni lavorative di ottima qualità da parte di tutta la squadra.