Le distrazioni facilitano il processo decisionale

di Teresa Barone

4 Luglio 2013 10:00

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Pochi minuti di svago prima di concentrarsi su un problema aiutano a prendere la decisione giusta, e liberano dall?ansia.

Il processo decisionale ha più successo se preceduto da una distrazione, da un lasso di tempo nel corso del quale la mente si dedica a tutt’altro dimenticando temporaneamente il problema da analizzare.

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Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, indagine condotta al’interno dell’Università di Tolosa che conferma quanto affermato da ricerche precedenti: la dinamica del problem solving è molto complessa ma garantisce ottimi risultati se scandita attraverso alcuni passaggi obbligati.

A un breve periodo di distrazione, infatti, dovrebbe seguire un momento di pura concentrazione finalizzato a trovare la soluzione del problema e a prendere la decisione migliore. I ricercatori che hanno condotto lo studio hanno sottoposto i partecipanti a un test preciso e basato sul susseguirsi di attività differenti.

Prima di dedicarsi a una complessa questione di problem solving, infatti, i soggetti coinvolti sono stati distratti attraverso un semplice gioco basato sugli abbinamenti: dal test è emerso che questo “passaggio” tra distrazione e concentrazione è in grado di potenziare notevolmente la capacità di risolvere un problema.

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Uno studio analogo portato avanti dalla Carnegie Mellon University conferma quanto sostenuto dal team di ricercatori francesi, sottolineando come pochi minuti di svago possano depurare dall’ansia facilitando il processo decisionale.