«Firma anche tu! Per un tetto alle retribuzioni dei top manager»: la Fiba Cisl prosegue la campagna per il proprio disegno di legge, finalizzato a imporre un tetto per la retribuzione dei top manager degli istituti di credito quotati in Borsa, considerato in troppi casi super.
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Per raccogliere le firme la Fiba Cisl sta allestendo alcuni camper e banchetti, che progressivamente toccheranno le principali città di tutta Italia. I primi gazebo sono stati allestiti in Piazzetta della Lega ad Alessandria e sono presenti anche oggi in piazza Alfieri Portici Anfossi ad Asti, e l’iniziativa proseguirà a settembre. «I livelli degli stipendi dei top manager – dichiara Marta Mancuso della segreteria provinciale e Regionale Piemonte Fiba Cisl – sono ormai fuori da ogni controllo e da ogni logica, bisogna intervenire non solo per una questione di giustizia retributiva ed equità che già di per sé sarebbero obiettivi fondamentali, ma qui è in gioco anche il modello di fare impresa e banca».
«Vediamo tutti come le politiche delle banche basate ad ottenere risultati di breve periodo, che premiano tantissimo i sistemi incentivanti dei manager, abbiano invece effetti negativi sia sull’occupazione e la gestione del personale, che sulle politiche della concessione del credito alle famiglie e alle imprese», continua Fiba Cisl.
Il disegno di legge appena presentato chiede per tutti i top manager delle società quotate in borsa «un limite massimo della retribuzione fissa pari a 294.000 euro annue come previsto dal Decreto Salva Italia per i manager pubblici e limitare il rapporto tra retribuzione fissa e variabile (bonus, stock option, incentivi) a uno a uno come da indicazione Europea e inoltre che siano eliminate tutte le buone uscite a volte scandalosamente milionarie per allontanare manager che spesso hanno mal gestito le aziende».
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