Basta con le agenzie di rating

di Chiara Basciano

5 Agosto 2013 10:00

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Questa la richiesta del governo italiano al prossimo G20.

Moody’s, Standard & Poor’s, Fitch… tutti nomi divenuti familiari negli ultimi tempi, in particolare per aver messo nel loro mirino il nostro paese, con la parola “declassamento” che ha assunto i contorni di un vero e proprio incubo. E proprio l’Italia chiederà al prossimo vertice del G20 di San Pietroburgo che non siano più le agenzie di rating a esprimere valutazioni sui bond pubblici, ma che intervenga un nuovo sistema gestito direttamente dall’Ocse e dalla Banca dei Regolamenti internazionali.

Una linea, quella italiana, che potrebbe trovare un certo consenso nell’amministrazione americana, visto che ha già tuonato contro le agenzie di rating, ma che difficilmente convincerà il Nord Europa e i paesi extraeuropei, che di certo non la vedrebbero di buon occhio. Una linea che viene dettata anche da un’esigenza ben precisa da parte del governo italiano, ovvero quella di scongiurare un ulteriore declassamento dei nostri bond, visto che per tutti gli istituti i titoli sono a un passo dall’essere bollati come junk, ovvero spazzatura. Un fatto che aprirebbe a scenari ben più catastrofici di quelli presenti.

Un discorso tecnico che nasconde certamente una discussione che è tutta politica. In caso di un nuovo declassamento, infatti, per l’Italia potrebbero aprirsi le porte per la richiesta di un prestito e un piano di aggiustamento monitorato dalla ormai famosa Troika (Bruxelles, Bce e Fmi). Sarà tutto da valutare al prossimo G20 quale tipo di sostegno potrà trovare la proposta italiana.