Qual è la più valida fonte di motivazione? Non si parla di denaro o altre tipologie di incentivi finalizzati a tirare fuori il meglio dai dipendenti lasciando intravedere promozioni o avanzamenti di carriera, e tantomeno di una qualche forma di intimidazione talvolta utilizzate per incentivare i soggetti meno efficienti ipotizzando un eventuale licenziamento.
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Secondo alcuni psicologi, infatti, è il desiderio di aiutare il prossimo a rendere le persone più motivate e determinate a portare a compimento un obiettivo brillantemente. L’ambizione di lavorare per fare del bene rappresenta anche una profonda fonte di innovazione, stimolando continuamente nuove idee.
Secondo gli esperti del Business New Daily, inoltre, la volontà di aiutare gli altri si riflette solo parzialmente sulla platea dei clienti dell’azienda, ma senza dubbio ha come destinatari gli stessi colleghi di lavoro. Una teoria basata su un principio di causa-efetto ben preciso: la produttività e l’efficienza aumentano in modo direttamente proporzionale alle possibilità che ciò per cui si sta lavorando sia di aiuto ad altre persone.
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Dal punto di vista motivazionale, quindi, poco importa se la realizzazione di un progetto frutterà anche fama e denaro. Solo facendo convergere le proprie energie verso qualcosa che possa essere di una qualche utilità agli altri e non solo a sé stessi, infatti, aumenteranno creatività, efficienza e produttività.