Il rugby che forma i manager

di Chiara Basciano

3 Ottobre 2013 11:00

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Vita da ufficio e vita sul campo messe a confronto rivelano molte più similitudini di quanto si possa pensare

«Il rugby racchiude in sé il concetto di team working, organizzazione, collaborazione fiduciaria, specializzazione e rispetto di ruoli e schemi e di leadership circolante che porta a prediligere il risultato piuttosto che il prestigio personale: nel rugby il risultato è sempre della squadra, il singolo è al servizio del gruppo».

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Con queste parole Alfonso Santaniello, Direttore Generale di Conform Scarl, spiega le ragioni che hanno portato alla nascita del workshop dal titolo “Il Rugby: Storia, Regole e Valori per il raggiungimento di mete aziendali”, in programma a Milano il 17 ottobre all’interno dell’ExpoTraining 2013, la Fiera Nazionale della Formazione.

Il parallelo tra la squadra e sportiva e quella aziendale risulta calzante, infatti in entrambe i casi si può parlare di capacità di valorizzare il singolo ma di non farlo prevalere sul lavoro di gruppo e di mete da raggiungere. Non è la prima volta che azienda e campo da rugby vengono messi a confronto, proprio perchè il raggiungimento dell’obiettivo finale è vincolato all’armonia di squadra. Si fa meta solo se ognuno riesce ad esprimersi al meglio.

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Il rugby management training sarà quindi un’occasione unica per i manager, per capire ancora più a fondo l’importanza della definizione dei ruoli in azienda e per sviluppare le abilità di team working e di leadership.