La Corte di Cassazione ha giudicato legittimo il provvedimento di licenziamento deciso dal datore di lavoro nei confronti di una lavoratrice che, oltre a essersi attribuita ore di straordinario senza richiedere l’autorizzazione ai responsabili aziendali, ha deciso di svolgere alcune mansioni inerenti la sua attività lavorativa al di fuori del luogo di lavoro senza alcun consenso.
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Un comportamento che, secondo la Cassazione (la Suprema Corte si è espressa con la sentenza 23784 depositata il 21 ottobre 2013) ha portato alla grave compromissione del vincolo fiduciario esistente con il datore di lavoro e ha quindi reso legittimo il licenziamento.
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«La massima sanzione irrogata poteva ritenersi adeguata in considerazione della natura dolosa della condotta reiteratamente realizzata in spregio alle regole aziendali e in modo tale da ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario.»
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