Riuscire ad avere un accesso veloce e preciso ai dati è fondamentale per le aziende, di questo sono consapevoli tutti i business leader, ma la questione della digitalizzazione non è ancora un dato scontato.
Lo sottolinea Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia, che ha analizzato in un esaustivo articolo la situazione. Egli fa notare che l’85% dei manager di una ricerca condotta da Coleman Parkes e commissionata da Ricoh dichiara che la propria azienda avrebbe potuto imparare dalla recessione precedente per ridurre l’impatto di quella attuale se fosse riuscita ad accedere più semplicemente e velocemente ai dati storici.
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Oriani continua dicendo che spesso accade che importanti informazioni rimangano intrappolate negli archivi personali dei dipendenti, con il rischio di perderle in caso egli vada via. Inoltre digitalizzando i documenti e ottimizzando i processi, le aziende europee possono migliorare la conoscenza dei clienti approfondendo i loro interessi e i comportamenti d’acquisto. I dipendenti possono accedere più facilmente ai dati digitalizzati anche mediante dispositivi mobili e servizi cloud.
Il dato positivo della digitalizzazione riguarda anche i benefici economici. Le fatture elettroniche hanno infatti un costo di molto minore rispetto a quelle cartacee.
Il CEO di Ricoh conclude dicendo che «Digitalizzando e gestendo in maniera integrata le informazioni, le aziende europee possono migliorare la conoscenza del proprio business e guadagnare vantaggio competitivo. Anche i risparmi sono significativi: il 56% dei leader delle aziende italiane ritiene che digitalizzando le informazioni si otterrebbe una percentuale di risparmio quantificabile tra il 5 e il 20% del fatturato. Di questi, il 35% stima tra il 5 e il 10% di risparmio, mentre per il 21% la percentuale si attesta tra l’11 e il 20%».