Leadership e differenze di genere: a che punto siamo? È un recente sondaggio made in USA a rivelare le opinioni dei lavoratori in merito al genere sessuale del capoufficio, rivelando come, ancora nel 2013, un boss uomo sia ancora in cima alle preferenze.
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Secondo l’indagine, condotta su un campione di oltre 2mila dipendenti, il 40% degli intervistati non sembra avere preferenze di genere mentre un buon 35% preferirebbe di gran lunga avere a che fare con un boss uomo, contro un restante 25% che, invece, si sentirebbe più a suo agio con un capo in gonnella.
Lo stesso sondaggio, tuttavia, rivela come sia il contesto lavorativo reale a influire sule opinioni degli stessi lavoratori, tanto che più di un terzo degli intervistati che lavora per un uomo ha dichiarato di preferire un capo di sesso maschile anche in un ipotetico nuovo impiego, esattamente come la medesima fetta di lavoratori che attualmente ha come superiore una donna ha affermato di non voler cambiare questa situazione neanche iniziando un nuovo lavoro.
Sono gli stessi ricercatori, infatti, a sottolineare come una sempre maggiore presenza rosa nella “stanza dei bottoni” potrebbe modificare ampiamente le percentuali attuali, portando alla parità tra i due sessi sia nei ruoli dirigenziali sia nelle preferenze dei dipendenti.
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