Da qualche anno è davvero difficile guardare al futuro con fiducia, eppure i manager italiani attendono il 2014 con ottimismo.
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Il dato appare quasi surreale, ma deriva dallo studio di Nga Human Resources che ha costatato che su un campione di mille manager europei, la maggior parte dei dirigenti del nostro paese si attende un 2014 all’insegna degli aumenti salariali. Solo un anno fa la percentuale degli ottimisti era al 40,3% ed ora è passata al 59,1%.
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Naturalmente i dati riguardano i manager di alto livello, infatti per i lavoratori di un gradino più basso le cose stanno diversamente e il 25% ritiene che a subire i colpi della crisi saranno maggiormente i junior, data il loro basso potere contrattuale.
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Per Luca Saracino, Southern Europe and Latin America president di Nga Human Resources, la ricerca fa capire di essere ad un punto decisivo «Negli anni scorsi l’Italia ha assistito a un livello di contrazione salariale tale che oggi le imprese si trovano costrette a investire per mantenere le loro risorse chiave». La ricerca prende in esame anche i benefit, considerati una valida alternativa all’aumento del salario, il numero delle aziende che li utilizza è salito dall’11,3% dell’anno scorso al 25% di quest’anno.