Troppo facilmente smartphone e tablet aziendali finiscono per essere utilizzati nella maniera sbagliata. L’utilizzo privato infatti prende troppo spesso il sopravvento, rendendo i dispositivi mobile una spesa inutile per l’azienda.
La ricerca effettuata da Kroll Ontrack dimostra come il 96,7% li utilizza per la navigazione in Rete, anche a scopo lavorativo, così come il 94,6% che consulta le e mail. Seguono attività ludiche come archiviazione di materiale fotografico per il 35,2% dei casi e giochi, visione di film o ascolto di musica, per il 27,2%.
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Fino a qui la situazione non appare grave, ma si complica nei casi in cui i dipendenti dichiarano di scaricare programmi o applicazioni, e il 69% ammette di farlo. Ma il vero problema avviene quando si utilizza davvero il dispositivo come fosse proprio, prestandolo a terzi (il 27%). Bisognerebbe quindi avere maggior tutela, riuscendo a monitorare l’utilizzo dei dispositivi, soprattutto per quantificare l’eventuale danno derivante da un uso improprio, cosa che il 48% non riesce a fare.
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Il torto è spesso dell’azienda, che non definisce in maniera chiara eventuali limitazioni né si preoccupa di tutelarsi tramite soluzioni di sicurezza. È tutto preso troppo alla leggera, quindi, un elemento positivo quale l’utilizzo delle nuove tecnologie in azienda – il 75% degli intervistati fornisce ai dipendenti dispositivi mobili – diventa così un’arma che si ritorce contro