La digitalizzazione in Italia non ha raggiunto il livello che avrebbe dovuto, eppure la tendenza è quella di investire nello sviluppo del digitale, trasformando radicalmente le imprese del nostro paese.
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In particolare i CIO sono ottimisti per l’anno che sta per arrivare, vedendo in esso l’anno giusto per la svolta. Secondo la ricerca 2013 della Management Academy for ICT Executives, progetto culturale promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano il rapporto Spesa IT/PIL è pari a 1,32%, contro il valore medio dell’UE 27 pari al 2,19%, inoltre il rapporto tra spesa in Ricerca&Sviluppo e PIL è pari all’1,26%, contro la media UE del 27 al 2,01%.
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Sempre secondo i dati riportati dalla ricerca i settori in cui i CIO si attendono maggiori investimenti sono quelli della Business Intelligence e Analytics, per il 39% degli intervistati, i Sistemi Gestionali e ERP (35%), lo Sviluppo e rinnovamento dei sistemi di CRM (31%), la Digitalizzazione e Dematerializzazione (29%), le Mobile Apps (21%) e i Device Mobili (18%). Non sono infatti solo le aziende tecnologiche a dover cambiare rotta, ma ogni tipo di impresa, se vuole essere competitiva, deve impegnarsi per digitalizzare ogni settore.
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Andrea Rangone, Responsabile Scientifico della Management Academy for ICT Executives del Politecnico di Milano, dice a riguardo «Nel quadro attuale del nostro Paese non si parla solo di Digital Divide, ma di un vero e proprio ‘Innovation Divide‘ che riguarda il mondo delle imprese. Per recuperare il ritardo, però, l’Italia ha un’opportunità: puntare sullo sviluppo di startup innovative. In questo senso, c’è un segnale positivo rappresentato dall’ecosistema nato negli ultimi anni, con 120 startup finanziate nel 2012 da Investitori Istituzionali, Business Angels, Incubatori e Acceleratori per un totale di circa 80 milioni di euro. Ma è necessario anche che le imprese tradizionali comprendano che l’innovazione è legata allo sviluppo della nuova imprenditorialità, attraverso lo scouting, il sostegno e il finanziamento di startup. A questo scopo, i CIO svolgono un ruolo fondamentale»