Onestà, fiducia, senso di giustizia ma anche abilità comunicativa e capacità di avvantaggiare non solo a sé stesso l’azienda ma anche i dipendenti, per i quali si rappresenta un modello positivo da emulare: queste, in sintesi, le caratteristiche di una leadership etica e socialmente responsabile.
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Ma quali sono le strategie per realizzarla? Quali le basi per diventare un leader che agisce sempre correttamente e nel costante tentativo di favorire il vantaggio reciproco?
Se è vero che il segreto per creare un ambiente di lavoro caratterizzato da onestà e correttezza è proprio affidare le risorse umane a una “guida” irreprensibile, è fondamentale che il leader rispetti alcuni principi base per favorire lo sviluppo di una cultura etica partendo proprio dalla gestione dei dipendenti.
Il primo step è favorire la creazione di un rapporto di fiducia con i collaboratori, innanzitutto entrando nel vivo del loro lavoro e delle dinamiche emotive che si celano dietro il semplice svolgimento delle mansioni. Un comportamento in grado di favorire il rispetto reciproco anche tra gli stessi lavoratori.
Fondamentale, inoltre, è cercare comportarsi in modo corretto a trecentosessantagradi in ogni ambito della vita professionale, stabilendo così linee guida fondamentali da seguire. Ogni decisione dovrebbe inoltre essere condivisa con la propria squadra, sostenendo la discussione e l’analisi dei vantaggi, dei rischi e soprattutto delle responsabilità e delle complessità.
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Indispensabile per esercitare una leadership etica è anche coltivare un ambiente di lavoro basato sul rispetto e sulla fiducia, incentivando la costante analisi delle possibili conseguenze delle scelte effettuate.