Se un collaboratore commette un errore

di Teresa Barone

9 Dicembre 2013 11:00

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Qual è il modo giusto per confrontarsi con un collaboratore che ha commesso un errore? Ecco alcuni consigli utili.

Quando la qualità delle prestazioni di un collaboratore cala, così come nel momento in cui anche il dipendente più efficiente commette un errore non da poco, organizzare un confronto diretto è sempre auspicabile.

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Per un manager, tuttavia, affrontare un dipendente per segnalare un comportamento scorretto o chiedere chiarimenti riguardo un problema causato da una sua negligenza non è mai facile: l’obiettivo del confronto, infatti, non è tanto sanzionare il dipendente quanto fare in modo che l’errore compiuto non si ripeta e favorire il recupero delle prestazioni lavorative precedenti.

Proprio partendo da questo presupposto è necessario gestire il colloquio con fermezza e gentilezza, facendo subito chiarezza sui motivi che rendono un determinato comportamento inaccettabile.

Chiarimenti, spiegazioni, suggerimenti per il futuro: questi i punti chiave del confronto tra il capo e il collaboratore, al quale è necessario illustrare al meglio sia le conseguenze negative del suo errore sia i vantaggi e i benefici garantiti dallo svolgimento dell’incarico in modo ineccepibile.

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A tal proposito potrebbe essere utile sottolineare anche l’eventuale apprendimento di nuove competenze. Fondamentale, inoltre, è fare leva sul senso di responsabilità e sulla motivazione del collaboratore invitandolo a confermare il suo impegno e il rispetto delle scadenze prefissate, a breve e a lungo termine.