La trasformazione digitale è ormai una realtà, ma nonostante i mezzi tecnologici necessari per attuarla siano diventati affidabili spesso è il fattore umano a vacillare. Per questo i CIO devono impegnarsi al massimo per rendere digitali le loro aziende.
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I principali modelli di comportamento sono stati individuati dalla ricerca affidata a Coleman Parkes Research da Ricoh Europe, infatti agli intervistati è stato chiesto di scegliere le tre principali caratteristiche e di indicarne l’ordine di importanza. I risultati hanno indicato che i CIO dovrebbero possedere una significativa esperienza di marketing (al primo posto per il 22% del campione), conoscenze tecnologiche adeguate (15%) e competenze in merito ai processi di business (14%).
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Inoltre quattro intervistati su cinque (83%) affermano che il proprio CIO è pronto per guidare una trasformazione digitale che porti vantaggio competitivo alla propria azienda. Gli ambiti aziendali in cui i CIO sembrano più preparati sono il Financial Management (citato al primo posto dal 26% del campione), il coinvolgimento dei dipendenti (citato al primo posto dal 21% degli intervistati) e la Business Intelligence (citata al primo posto dal 17% del campione), mentre le aree più carenti risultano essere il coinvolgimento dei clienti (13%) e l’ottimizzazione dei processi di business (9%).
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La strada è comunque ancora lunga e solo il 3% delle aziende afferma di aver completato una trasformazione digitale. Le basi però sono state poste e i CIO sembrano sempre più consapevoli sul da farsi.