Buzzwords da evitare

di Chiara Basciano

16 Dicembre 2013 13:00

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Quali parole evitare nella descrizione del proprio profilo professionale, per non finire nel calderone

La fine dell’anno è sempre il momento in cui si stilano le classifiche, per fare il bilancio della situazione in ogni settore. Linkedin ha condotto un sondaggio tra i suoi iscritti per scoprire quali sono i termini più utilizzati nel corso dell’anno.

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Per il secondo anno consecutivo vince la parola “responsabile“, presente nella maggior parte dei profili dei professionisti italiani. Oltre al primo classificato sono indicati in tutto dieci termini: Capacità organizzative, Esperto, Collaborativo (capacità di lavorare in team), Capacità di coordinamento, Professionale, Creativo, Strategico, Problem solving, Specializzato.

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L’indicazione di tali termini è funzionale alla creazione del proprio profilo, infatti evitare certe parole è utile per evitare di perdersi nella mischia. Ed ecco che da Linkedin arriva qualche consiglio in questa direzione, partendo dal presupposto che “le parole sono importanti” come diceva Nanni Moretti.

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Essere responsabili ed efficaci è considerato da tutti centrale, ma non per questo va scritto in maniera diretta, sarebbe meglio farlo trapelare da tutta la descrizione generale del profilo, magari descrivendo nel dettaglio i risultati raggiunti. Innovativo, strategico e creativo sono tutte parole utilizzate per dimostrare la propria unicità, allora perché non dimostrarla con esempi concreti? Tramite foto o video che facciano scoprire il proprio lavoro. Un trucco importante è personalizzare il proprio profilo a seconda del destinatario, il quale dovrebbe essere “studiato” il più possibile, eventualmente rubandogli qualche termine che li caratterizza.