Una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione fa luce sulla responsabilità del datore di lavoro nei confronti dei comportamenti imprudenti dei suoi dipendenti, soprattutto in caso di infortuni. Il capo, infatti, ha sempre il dovere di provvedere alla formazione dei lavoratori garantendo la tutela della loro salute e della loro incolumità.
=> Leggi la normativa su licenziamento per assenze ingiustificate
Secondo quanto riportato dalla sentenza 27779/13, infatti, la piena responsabilità dell’infortunio ricade sul dipendente solo in presenza di un comportamento imprevedibile portato avanti «del tutto autonomamente e in un ambito estraneo alle mansioni affidategli».
A causare un incidente (come nel caso esaminato dalla Corte Suprema e relativo all’infortunio di un lavoratore nell’ambito di un cantiere edile) potrebbe essere stata anche la carenza di formazione e la mancanza di informazioni precise su come svolgere un lavoro in piena sicurezza.
=> Leggi perché l’infedeltà all’azienda porta al licenziamento
In questo caso il datore di lavoro deve essere ritenuto responsabile degli eventuali infortuni ai danni dei dipendenti, frutto non solo della «scarsa attenzione» ma anche dell’inosservanza del «dovere di formazione del dipendente e vigilanza sul rispetto delle prescrizioni.»