L’aggiornamento del curriculum vitae diventa una procedura sempre più obsoleta, così come cresce il numero di responsabili delle risorse umane che si affida ad altri strumenti per reclutare nuovi talenti.
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Si parla del profilo social, delle informazioni personali e professionali diffuse attraverso i social network che stanno progressivamente modificando le metodologie alla base della selezione del personale.
Secondo una recente ricerca condotta dalla società di recruiting statunitense HiringSolved, solo un quarto di coloro che cercano lavoro negli USA aggiorna il curriculum più di una volta all’anno, probabilmente proprio perché la ricerca e la valutazione dei candidati avviene attraverso modalità non convenzionali.
«L’utilizzo del profilo di social media al posto del curriculum rappresenterà la presto normalità per le assunzioni. I profili sociali contengono spesso informazioni più accurate e aggiornate riguardo le competenza di una persona, fornendo un quadro più completo rispetto al solo curriculum.»
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Il social recruiting consente una maggiore trasparenza e una notevole interattività, ma cela anche non pochi problemi in materia di rispetto della privacy. Stando a quanto rivela la Social Recruiting Survey 2013 condotta da Jobvite, ad esempiol, è LinkedIn a rappresentare un canale privilegiato per la ricerca di nuovo personale, seguito dal social network per eccellenza come Facebook e Twitter.